mercoledì 22 maggio 2013

35 anni di 194: 5,5 milioni di aborti...ma c'è anche la risposta dei Cav

35 anni di 194: 5,5 milioni di aborti 
LA RISPOSTA DEI CENTRI DI AIUTO ALLA VITA:
160MILA BAMBINI SALVATI E 500MILA DONNE ASSISTITE
presentati i dati sull’attività del 2012 
Il 22 maggio di 35 anni fa cominciava l’era della legge 194 che ha consentito finora 5 milioni e mezzo di Ivg. Eppure esiste la strada per salvare la vita di queste piccole vittime e le loro mamme da una sofferenza che non trova pace, è quella indicata dall’esperienza dei Centri di aiuto alla vita, nati nel 1975 e diventati attualmente 338 in tutte le Regioni d’Italia.
Questi Centri, nell’assoluta povertà dei mezzi, hanno incontrato ed assistito, nel 2012, oltre 60mila donne e sottratto all’aborto 16mila bambini. Dal 1975 ad oggi i bambini nati grazie all’aiuto dei Cav sono complessivamente tra 150 e 160mila e ben oltre 500mila donne assistite.
Questi sono i numeri raccolti con metodo scientifico dalla Segreteria nazionale ai quali sfuggono donne accolte ed aiutate, ma non censite o alle quali, è stato sufficiente un semplice colloquio con gli operatori o ancora le donne incontrate non di persona, ma telefonicamente o on line. Numeri quindi che nella realtà potrebbero essere anche doppi rispetto a quelli certificati.
Le prestazioni assistenziali fornite sono soprattutto aiuti in natura, assistenza sociale, psicologica e morale, aiuti in denaro, assistenza medica.
Bassa è la percentuale di gestanti inviate ad un Cav da un consultorio pubblico (solo il 7%), le gestanti inviate da persone amiche sono state il 28%, quelle inviate da parrocchie ed associazioni il 10% e quelle inviate da un’altra utente del Cav il 6%. Le gestanti sono per lo più coniugate (61%), di età variabile dai 25 ai 34 anni (54%), sono prevalentemente casalinghe (39%) o senza lavoro (32%). Le maggiori difficoltà denunciate permangono quelle economiche (47%) che salgono al 74% sommando le difficoltà per mancanza di lavoro o di alloggio.
Le gestanti straniere per le quali l’assistenza è iniziata nel corso del 2012 sono state complessivamente 9.163, di 98 diversi Paesi di provenienza. Le più numerose in assoluto continuano ad essere le donne provenienti dal Marocco (22%).
La rete dei Cav è completata da una serie di servizi: SosVita, linea verde (800.813000) che ascolta ed aiuta donne in difficoltà per una gravidanza e che sta per sbarcare anche sul web, ProgettoGemma, adozione prenatale a distanza, le decine di case di accoglienza.

martedì 21 maggio 2013

E' tempo di Cinque per Mille: l'aiuto più facile che ci sia!

In questo periodo molti di voi saranno impegnati con la dichiarazione dei redditi. Vi ricordo che con un semplice gesto che non costa nulla, il 5x1000, potete fare un grande dono, quello di sostenere e dare più forza alle mamme ed ai figli che si rivolgono al nostro Centro di aiuto alla vita.  E’ importante per noi e per loro sentirvi vicini anche in questa circostanza. Con l’aiuto di tutti si possono fare grandi cose!.
Il nostro Codice Fiscale è il seguente: 97167940580

lunedì 13 maggio 2013

Grazie a Filippo Lombardi, Banchetto Cav alla Piscina delle Rose per la Festa della Mamma

In occasione della Festa della Mamma il nostro Centro aiuto alla vita ha portato una testimonianza ed una presenza alla storica Piscina delle Rose durante la domenica pomeriggio. Ringraziamo Filippo Lombardi per lo spazio e l'opportunità concessaci di far sapere che ci siamo, e continuiamo ad esserci, soprattutto in questo Municipio.


vedi altre foto

lunedì 6 maggio 2013

Riposi in Pace senatore Giulio Andreotti


''La giornata piu' nera della mia vita e' stata quella in cui ho firmato la legge sull'aborto''. Lo ha confessato Giulio Andreotti, parlando al meeting di Rimini, riandando con la memoria al maggio del 1978 quando l'allora presidente del Consiglio appose il suo nome alla legge 194 che disciplinava per la prima volta in Italia l'interruzione volontaria della gravidanza. Andreotti ha rivelato di essere stato tentato dal dimettersi da capo del governo, ma di non averlo fatto per senso di responsabilita' nei confronti del Paese, che proprio allora era stato segnato tragicamente dalla cattura, dalla prigionia e dall'assassinio del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro da parte delle Brigate rosse. 
''In quei giorni del maggio di 23 anni fa vi era la coalizione abortista cosi' agguerrita che, nonostante i terribili giorni seguiti alla cattura di Moro, non voleva sospendere il dibattito. Non si fece neppure -ha ricordato Andreotti- un giorno di sospensione dei lavori parlamentari dopo l'assassinio di Moro, perche' c'era la pressione del fronte abortista. Se non ci fosse stata quella situazione di assoluta incertezza, dovuta al terrorismo, mettere in crisi il governo sarebbe stato irresponsabile e poi non avrebbe spostato nulla perche' c'era una maggioranza molto larga''. 
L'ex presidente del Consiglio si e' detto infine possibilista su una revisione della legge sull'aborto a suo parere oggi consentita anche dalle nuove scoperte scientifiche, che permettono di documentare in maniera piu' precisa l'inizio della vita nascente.